Riccardo Verona rieletto all’unanimità presidente di An.BtiL’elezione durante l’assemblea presso la sede nazionale di Confcommercio




Riccardo Verona, fondatore e anima di An.Bti, Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani è stato rieletto all’unanimità alla presidenza. Verona, titolare assieme al fratello Piero dell’impresa di autoservizi F.lli Verona di Pietrasanta (Lu), guida ancora personalmente i suoi mezzi, tra cui un Setra 531 denominato ‘bus statuario’ per la presenza sulle fiancate della riproduzione del David di Michelangelo e, come autista, ha percorso circa 3 milioni di chilometri. “Ringrazio di cuore tutti gli associati. Questa riconferma per me vuol dire principalmente due cose: da una parte mi aspettano altri 2 anni di grande lavoro, impegno e sacrifici perché fare il Presidente di questa Associazione vuol dire portare avanti ‘battaglie’ ogni giorno per difendere la categoria dei bus turistici italiani che per troppi anni è stata trascurata o peggio confusa con altre categorie.

Dall’altra significa avere l’orgoglio e l’onore di rappresentare una parte del tessuto produttivo italiano che contribuisce a produrre circa il 13% del Pil del nostro Paese e che è il Turismo. Lo faccio da un punto di vista ‘privilegiato’: sono un autista di Bus Turistici da quasi 40 anni, ho circa 3 milioni di chilometri percorsi alle spalle. Un autista che veste anche i panni del Presidente e con la stessa passione con la quale svolgo la mia professione, voglio contribuire a far crescere questa categoria e a garantire lo spazio istituzionale e socio-economico che merita. Ringrazio veramente tutti, dagli associati semplici a coloro che hanno un ruolo all’interno dell’associazione, dagli sponsor allo staff, tutti elementi che

contribuiscono ogni giorno a portare avanti i nostri valori. Il 2024 ci pone di fronte ad un ulteriore bivio per le aziende che rappresentiamo: sarà fondamentale proseguire nelle nostre battaglie per garantire ai bus turistici italiani di avere tutto il supporto di cui hanno bisogno soprattutto per i tre problemi cronici che penalizzano il settore: la carenza di autisti, il riconoscimento dell’aliquota agevolata delle accise sui carburanti ed il rinnovo parco mezzi. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti e abbiamo veramente tante tappe da raggiungere prima di arrivare a destinazione. È un percorso sfidante, ma questi 2 anni hanno dimostrato che siamo pronti ed abbiamo i mezzi per affrontarlo”.