Greenpeace: anche l’Italia riduca i costi del trasporto pubblicoIl punto di vista dell'Ong ambientalista sul 'biglietto climatico' introdotto in Germania e Ungheria




Dal primo maggio anche Germania e Ungheria, seguendo l’esempio di altri paesi europei, hanno introdotto il 'biglietto climatico', un titolo di viaggio a basso costo per il trasporto pubblico cittadino, gli autobus e i treni regionali su tutto il territorio nazionale. È una misura che secondo Greenpeace ha enormi vantaggi economici e climatici, e per questo motivo l’associazione ambientalista pubblica oggi un'analisi del costo e dell'accessibilità dei biglietti del trasporto pubblico in tutta Europa.

Il trasporto pubblico è una necessità vitale per milioni di persone, che contano ogni giorno su autobus, tram, metro e treni per spostarsi. Eppure l’Europa è ancora molto lontana dall’avere un sistema di trasporto pubblico integrato, economico e accessibile a tutte le persone”, dichiara Federico Spadini, attivista della campagna trasporti di Greenpeace Italia. “Anche il governo italiano e gli altri governi europei potrebbero introdurre il biglietto climatico nel giro di qualche settimana se ci fosse la volontà politica, riducendo sia le spese delle famiglie che le emissioni di gas serra dannose per il clima”, conclude Spadini.

 

Per questo motivo Greenpeace chiede ai governi e alle istituzioni dell’Unione Europea di impegnarsi per la diffusione di biglietti climatici accessibili, semplici, convenienti e inclusivi, validi a livello nazionale e sul lungo termine in tutta l’Unione Europea. Greenpeace chiede anche di ridurre l’iva sul trasporto pubblico e di assicurare investimenti significativi sulla rete ferroviaria e sul trasporto pubblico locale, favorendo l’intermodalità e garantendo copertura a chi vive nelle aree remote. Con una petizione rivolta al governo italiano Greenpeace chiede di introdurre il biglietto climatico e di promuovere misure concrete contro la crisi energetica e climatica.