Elezioni europee: il punto di vista di Riccardo Verona, presidente An.Bti-Confcommercio“Auspichiamo Ue ed istituzioni italiane piu’ vicine a categoria bus turistici”




A pochi giorni dall'appuntamento alle urne, con una nota stampa si registra l'intervento di Riccardo Verona, presidente di An.Bti-Confcommercio, Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani.

Cosi' il presidente Verona: In vista dell’importante appuntamento elettorale delle Europee dell’8 e 9 giugno prossimi, come Presidente dell’Associazione Nazionale di riferimento dei bus turistici italiani, sento forte la responsabilità e l’impellenza di lanciare un appello: chiediamo un’Europa più vicina alle esigenze della nostra categoria ed Istituzioni italiane che recepiscano le direttive Comunitarie in maniera equa e non penalizzante per i Bus Turistici Italiani come è – purtroppo – avvenuto troppo spesso nel recente passato. All’Ue chiediamo di valorizzare le peculiarità e le ricchezze di ogni paese membro e nel caso dell’Italia di non penalizzare la categoria che rappresentiamo (che trasporta ogni anno più di 150 milioni di visitatori) con norme ed imposizioni inappropriate ed inapplicabili.

Il riferimento, nemmeno troppo velato, è ad esempio al discorso della mobilità elettrica che per noi resta ad oggi un miraggio: non esistono autobus turistici elettrici e batterie in grado di coprire le grandi distanze dei nostri viaggi e non ci sono strutture idonee all'approvvigionamento di energia, senza parlare poi dei tempi organizzativi e logistici richiesti dall’elettrico che sono estremamente lunghi e non adattabili in alcun modo al nostro Turismo. Oggi per noi la frontiera a livello di emissioni virtuose e di prestazioni massime si chiama motore Euro 6, step E.

Allo stesso tempo, alle istituzioni italiane, chiediamo attenzione massima per le modalità di recepimento delle direttive Ue al pari degli altri paesi europei e questa è la condizione fondamentale per rendere i nostri operatori competitivi nei confronti dei maggiori player degli altri Stati membri. Un esempio calzante è il limite di età di guida con patente D vigente solo nel nostro Paese ed in pochi altri, che mortifica i nostri professionisti e vanifica gli sforzi di contrastare la cronica carenza di autisti nella categoria. E poi c’è il tema dell’aliquota agevolata sui carburanti: chiediamo ci venga finalmente riconosciuta un’agevolazione che secondo l’Europa ci spetta di diritto al pari di tutte le altre categorie che operano nel trasporto ed al pari dei nostri competitor europei, ma dalla quale, per qualche incomprensibile ed inspiegabile motivo, le Istituzioni italiane hanno sempre deciso di tenerci fuori. Non è comprensibile dare seguito alle richieste europee solo quando queste penalizzano la categoria del Turismo su bus e non ascoltarle quando invece la ricomprenderebbero tra i papabili beneficiari di un’agevolazione. Vogliamo un’Europa che sia finalmente e realmente sinonimo di crescita, tutela e opportunità, per i nostri imprenditori, i nostri autisti, i nostri i passeggeri e per tutto il turismo Italiano”