Alberto Cazzani (Gruppo Stav) debutta nella narrativaPresentato alla libreria Cardano di Pavia il libro dell’imprenditore vigevanese




Giovedì 30 novembre si è tenuta la presentazione del libro ‘L’eredità’ scritto da Alberto Cazzani, classe 1962, consigliere delegato del gruppo Stav, grossa impresa di autoservizi lombarda. Il gruppo di Vigevano (Pv) è attivo nella gestione di autolinee, nel noleggio di autobus Gran Turismo e, in anni più recenti, nel settore della medio-lunga percorrenza per conto di Flixbus. Stav, inoltre, è lo storico concessionario in Lomellina e territori attigui di noti marchi automobilistici.

Cazzani, non ha scritto un semplice ‘memoir’ sulla sua attività di imprenditore o sulla storia della sua azienda, ma un’opera più complessa che Pullman ha avuto il piacere di leggere.

Protagonista del romanzo è Alberto Contenti, alter ego dell’autore, che narra, non senza una vena di malinconia, in 150 pagine la storia di ben sette diverse generazioni della sua famiglia.
L’eredità è un romanzo storico che racconta una dinastia imprenditoriale, quella dei Contenti/Cazzani la cui storia si intreccia, in un’ottica ‘glocal’, con le vicende del territorio, della nazione e del mondo.

È stato molto difficile fare l’io narrante- ha dichiarato durante la presentazione l’imprenditore vigevanese- ho dovuto fare diversa autopsicoanalisi”.

La cittadina lombarda è entrata nella storia della letteratura italiana grazie a Lucio Mastronardi e alla sua ‘trilogia vigevanese’, costituita da ‘Il calzolaio di Vigevano’ uscito nel 1959, “Il maestro di Vigevano”, pubblicato per i tipi di Einaudi nel 1962 e ‘Il meridionale di Vigevano’.
Fare soldi, per fare soldi, per fare soldi: se esistono altre prospettive, chiedo scusa, non le ho viste. Di abitanti cinquantasettemila, di operai venticinquemila, di milionari a battaglioni affiancati, di librerie neanche una” era questo l’incipit di un memorabile reportage su Vigevano pubblicato da Giorgio Bocca il 14 gennaio 1962 sul quotidiano Il Giorno, diretto da Italo Pietra .
“Non ci siamo mai occupati di calzature, i miei ascendenti hanno motorizzato la Lomellina- dichiara a Pullman Cazzani- siamo partiti dall’industrializzazione della coltivazione del riso. C’è avanzato tempo per leggere e scrivere”.

I Contenti-Cazzani, in origine sono proprietari terrieri, con ben 500 ettari di risaie detenuti dalle parti di Groppello Cairoli (Pv)- c’è un talento imprenditoriale che viene trasmesso di generazione in generazione. L’opera prima di Alberto Cazzani, uscita in realtà nel 2019 subito prima del Covid, ma presentata solo ora, è una storia di una famiglia di imprenditori marcatamente borghese, che ad ogni generazione si inventa un nuovo modo di fare impresa.“Questo libro è un’ode a una borghesia industriale- continua il consigliere delegato della Stav- Napoleone con il suo codice ha reso possibile che un mio antenato avesse avuto un’eredità che se no sarebbe andata alla chiesa. Questi miei antenati avevano in mente di rendere la coltura del riso più redditizia con innovazioni come strappare le erbacce o livellando i terreni in maniera ottimale. Soprattutto la vera innovazione fu capire che ci voleva tanta acqua e fare un cavo dedicato (il cavo Cazzani) prima che ci fosse il canale Cavour (1864)”.

Alberto Contenti rivendica più volte l’ethos dell’imprenditore che consiste nell’innovazione e nel rischio. Carlo Alberto Contenti, per esempio, introdusse la motorizzazione a Vigevano dopo aver incontrato negli Stati Uniti Henry Ford. La storia parte tutta da un’eredità  ma il vero heritage di cui si parla è un’eredità di valori e di impegno. Cazzani, è promotore del premio teatrale Eleonora Duse, che era nata proprio a Vigevano, e ha in programma un nuovo libro per l’anno prossimo in occasione del centenario della morte della nota attrice.