Cosa s’è detto al convegno AsstraSugli scudi i Piani di mobilità urbana sostenibile




Si è svolto a Roma il 13 e 14 dicembre il XVI convegno nazionale di Asstra, l’associazione datoriale nazionale delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia sia di proprietà degli enti locali sia a capitale privato, che quest’anno aveva come titolo ‘Next Generation Mobility - le imprese della mobilità come leva per la trasformazione sostenibile e per la competitività del sistema-Paese’.
L'associazione presieduta da Andrea Gibelli ha presentato un microsaggio redatto in collaborazione con The European House - Ambrosetti dal titolo ‘Per un sistema del Tpl più competitivo, resiliente e sostenibile: la visione di Asstra per il futuro della mobilità’. Il documento si articola su tre assi strategici: la riforma del settore in un quadro di semplificazione normativa, lo stato delle relazioni industriali e le novità della legge sulla concorrenza; le risorse a sostegno del rilancio della mobilità e gli impatti attesi; le proposte d’azione per il sistema-paese.

Asstra ha ricordato come l’intera filiera del trasporto pubblico locale produca un fatturato di oltre 10 miliardi di euro, impiegando oltre 124mila dipendenti e una flotta di quasi 50mila mezzi in Italia. Particolarmente forte è stato l’impatto della pandemia sul settore, con una contrazione della domanda di trasporto collettivo fino a oltre il novanta per cento durante il lockdown. Rapida è stata la risposta delle aziende del comparto che hanno riprogettato l’offerta dei servizi di mobilità, incrementando il numero di corse, rimodulando gli orari, istituendo corse bis.

Per rendere il Tpl più attrattivo per i cittadini, la raccomandazione è quella di sostenere l’adozione dei piani di mobilità urbana sostenibile (Pums) e di rafforzare il ruolo e l’utilizzo della figura del mobility manager aziendale. Alle porte c’è inoltre la grande rivoluzione della digitalizzazione con tutte le tematiche connesse all’utilizzo degli open data che definiranno nuovi scenari nel settore del trasporto, come ad esempio il paradigma del MaaS, la Mobility as a Service che, altro non è che il punto d’incontro digitale tra la domanda e l’offerta di trasporto. Anche nel nuovo ecosistema digitale della mobilità - in corso di definizione - rimarrà centrale il tema dell’ammodernamento del parco mezzi del Tpl, sia urbano sia extraurbano, con le tre tecnologie emergenti di propulsione alternativa al gasolio: l’elettrico, il metano e l’idrogeno.

Tra le varie proposte per rafforzare il sistema della mobilità, si sottolinea quella dell’estensione ex lege alle aziende di trasporto pubblico locale dello status d’imprese energivore, con la possibilità di agevolazione sui prodotti energetici (come avviene in Germania) così come viene sottolineata l’importanza del completamento in tempi rapidi dell’infrastrutturazione della rete di ricarica elettrica in vista della progressiva diffusione dei bus elettrici.