L'area geografica interessata è tutta legata al Nord Italia (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta), mentre la quantità di bus da comprare, inserita nel capitolato di gara pubblicato per dare avvio a un accordo quadro di durata triennale, ammonta a 550 unità. Stiamo parlando dell'ultimo investimento in ordine di tempo, del valore di oltre 123 milioni di euro, attraverso cui Arriva Italia punta a potenziare l'offerta Tpl nel nostro Paese.
La società nostrana, che fa capo a Deutsche Bahn, ripartirà i veicoli tra alcune società controllate e un paio di partecipate che operano nelle zone di cui sopra. Angelo Costa, Amministratore Delegato di Arriva Italia, ha definito l'operazione finanziaria "doppiamente importante [...] sia per l’entità della sua portata, sia perché lo stiamo realizzando in un momento in cui è fondamentale dare un segnale forte per rilanciare l’intero sistema economico e industriale italiano, settore del trasporto pubblico locale incluso. È una scelta coraggiosa che mi rende particolarmente orgoglioso".
I nuovi bus che entreranno in flotta, tutti di ultima generazione, serviranno le tratte urbane - per le quali sono stati selezionati modelli low floor con motore diesel/CNG (gas naturale compresso) efficienti, quindi con un ridotto ritorno a livello di emissioni -, sia i percorsi extra-cittadini, con eguale scelta per quanto riguarda le alimentazioni.
Il capitolato di gara pubblicato da Arriva Italia prevede dieci lotti differenti, in base alle diverse tipologie di veicolo ricercate. La consegna, dopo aggiudicazione separata, è prevista entro un anno dal momento dell'ordine. Il termine ultimo per presentarsi e concorrere è fissato al 31 luglio prossimo.
A beneficiare del ricambio saranno le seguenti controllate: Arriva SAVDA (Val D’Aosta), Arriva SADEM (Torino), Arriva SAB (Bergamo e Lecco), Arriva SIA (Brescia), Arriva KM (Cremona), Arriva Veneto e SAF Autoservizi FVG (Udine). Vi si aggiungono le partecipate ASF (Como) e Trieste Trasporti.